Faicchio. Sversamento abusivo di rifiuti nel territorio
2018-09-26 10:34:06
infosannionews.it
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2018-01-12 14:55:14 infosannionews.it 378
Il Direttore De Paola Lo studio pubblicato da ricercatori dell’INGV relativo ad una ipotetica risalita di magma in un’area a sud del Sannio- Matese, verificatasi – sempre secondo i citati ricercatori – nel corso della sequenza sismica del dicembre-gennaio 2013-2014, ha destato tra i cittadini e le istituzioni pubbliche notevoli preoccupazioni, peraltro tanto infondate quanto assolutamente ingiustificate. La notizia, in sé già carica di ineludibili suggestioni catastrofiche, è stata ulteriormente amplificata dai mass-media nazionali e locali, attualizzando gli spettri di drammi passati, vissuti e giammai dimenticati. Lo studio, infatti, sembra lasciar intendere che all’ipotizzato fenomeno di risalita di magma possano associarsi incrementi della pericolosità sismica dell’area, non escludendo neanche la possibilità – sia pure tra qualche “migliaio di anni” – della formazione di una struttura vulcanica. Corre, quindi, l’obbligo di rimettere nella giusta collocazione le tessere di questo mosaico, la cui configurazione appare al momento molto confusa, appena delineata e tutt’altro che definita. Innanzi tutto appare opportuno fare alcune precisazioni. Primo, la profondità dell’ipocentro. La rottura dell’evento principale di magnitudo 5 è posta a circa 25 km di profondità, con rotture progressive in risalita fino a circa 15 km ed anche meno. Evento unico ed anomalo, secondo i ricercatori. Basta, […]