2018-08-01 10:48:24 Casertasera 186

CERRETO SANNITA, A PROPOSITO DEL MANOSCRITTO DI UNA SUORA CONDANNATA A VITA

Rosario Di Lello| In un numero precedente ho scritto della Inquisizione, in generale e concernente, in prevalenza, le diocesi di Caiazzo e di Alife; (1)  in questa sede ne dirò per quanto riguarda la limitrofa diocesi di Telese-Cerreto e per come notizie intriganti, in particolare attinenti al sesso, facciano presa sulla opinione pubblica e vengano, spesso, inventate, ingigantite e distorte. Tanto e non soltanto, sembra si possa desumere da copia di un manoscritto relativo alla storia di Giulia De Marco, rinvenuto nel monastero delle Clarisse in Cerreto Sannita e dato alle stampe da Giuseppe Michele Rossi con interessanti “considerazioni personali”. (2) Intanto, nella presentazione, il Rossi rammenta che Guido Piovene, dopo aver letto il medesimo documento ha puntualizzato, per Cerreto: “…e v’è una relazione su una monaca del Cinquecento condannata dall’Inquisizione dopo aver messo queste parti a soqquadro, perché, Rasputin in gonnella, sosteneva e applicava la dottrina che non esiste nulla d’illecito per i perfetti predestinati dalla Grazia di Dio”. La medesima “relazione”,  dopo avermi spinto a riflettere  se  il contenuto non sia stato insufficiente per quanto espresso dal Piovene, mi ha sollecitato a qualche altra considerazione. Ebbene, il resoconto  –aggiungo– mancante di autore, privo di data e senza riferimento [...]

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