2019-05-17 09:42:15 Casertasera 108

“ERETICI” NELLE DIOCESI LIMITROFE DI ALIFE, TELESE E CAIAZZO DURANTE IL MEDIOEVO

ROSARIO DI LELLO|Alla luce di notizie purtroppo concise, per lo più citate nel testo e in buona parte pubblicate da ecclesiastici locali evidenziati in nota, accennerò, non per l’esperto è ovvio, all’eresia durante il Medioevo nelle diocesi di Alife, Telese e Caiazzo, limitrofe e con brani di storia in comune. Tutti sanno –e giova di volta in volta  tenerlo a mente, per quanto riguarda nello specifico il tema– che già agli inizi del cristianesimo eresia venne considerata una  opinione o una dottrina non conforme – e perciò contraria– al magistero della Chiesa cattolica e che, in seguito, le eresie non furono soltanto teoriche, teologiche o filosofiche ma si trattò pure di reazioni a base popolare, non di rado a carattere sovversivo come l’iconoclastia e l’invito a non pagare tasse. Insomma,  l’eresia, quale fenomeno di massa ad opera di varie correnti e perciò in diverse maniere, ebbe notevole sviluppo in Europa verso l’anno Mille; in tale modo e quale causa di sovvertimento politico e sociale (1), oltre che religioso, risultò aver raggiunto, nel ‘200, il mezzogiorno d’Italia. Va rilevato, peraltro, che, secoli prima, i Longobardi avevano introdotto, con l’occupazione, anche nei detti territori la “idolatria“ e “altre indegnità che superstitiosamente” –e, [...]

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